Quello fino a Bologna non è l'unico viaggio che le carte del fondo Chaplin hanno intrapreso: non potendo tornare di persona negli Stati Uniti a causa del mancato rinnovo del suo visto di soggiorno, nel 1952 Chaplin delega ai fratelli Wheeler Dryden e Sydney Chaplin il compito di inventariare e riorganizzare i suoi documenti ed effetti personali.

In una lettera al fratello Sydney del 20 ottobre 1953, Chaplin scrive: "Vorrei che mi spedissi tutti i documenti che riguardano questioni autobiografiche, le fotografie dei primi anni e la corrispondenza più interessante come le lettere di Einstein etc., ma sono sicuro che ci sia molto da eliminare. Comunque le foto e le illustrazioni sono sicuramente più importanti delle lettere". Apparentemente molte carte personali furono sacrificate in quell’occasione e non arrivarono mai in Europa. Mentre i film furono imbarcati verso la Gran Bretagna, i documenti cartacei e le fotografie vennero spediti in Svizzera e conservati negli scantinati della casa di Manoir de Ban (gelosamente custoditi dalla storica segretaria e amministratrice Rachel Ford) dove solo un ristrettissimo numero di studiosi e registi tra cui David Robinson, Kevin Brownlow e David Gill, Richard Attenborough, hanno avuto occasione di consultarli. Alla morte di Oona Chaplin, nel 1991, le carte sono state in parte trasferite a Ginevra in appositi ambienti climatizzati e in parte a Parigi per essere studiate e inventariate. Una volta terminato il lavoro svolto a Bologna, gli originali torneranno una volta per tutte 'a casa', nel Canton de Vaud.

L’Association Chaplin è stata fondata nel 1996 dai membri della famiglia Chaplin con lo scopo di proteggere il nome, l’immagine e i diritti morali di Charles Chaplin e delle sue opere, in nome della Roy Export Company Establishment, detentore di tutti i diritti dei film realizzati da Chaplin a partire dal 1918 e degli archivi riguardanti la sua vita e il suo lavoro.
La conservazione e la preservazione di questi archivi rappresentano da sempre una delle preoccupazioni principali dell’Associazione Chaplin, ed è per questo che con enorme piacere abbiamo affidato alla Cineteca di Bologna il compito di digitalizzare e catalogare l’intero fondo dei documenti cartacei. Gli originali saranno depositati e conservati presso gli Archivi di Montreux in Svizzera. Siamo estremamente grati alla Cineteca di Bologna e agli Archivi di Montreux per il loro sostegno, aiuto e per l’enorme lavoro compiuto.
L’archivio Chaplin contiene un vero e proprio tesoro e le sue carte ripercorrono un periodo di tempo così esteso che ci è parso importante poterli condividere con ricercatori, studenti e cinefili. Ci auguriamo che in futuro questo database si costituisca come filo diretto con altri database e archivi cinematografici internazionali, dando così vita a un vero e proprio centro di documentazione su Chaplin.

Tutti i documenti catalogati e digitalizzati sono consultabili nella loro interezza presso la biblioteca della Cineteca di Bologna dove due postazioni sono state riservate a questo scopo. Maggiori informazioni circa gli orari, le procedure e le modalità di consultazione dell’archivio Chaplin sono fornite all’interno della pagina ‘Contatti

Kate Guyonvarch
Josephine Chaplin